Quand’ero un’adolescente brufolosa, Freud mi faceva incazzare. Dice una cosa terribile: l’inconscio ci controlla. Io odiavo l’idea di essere manovrata da un grosso polipo interiore che decide al posto mio.
Oggi, con qualche anno in più, mi sono riappacificata con il polipo. D’altra parte, Freud l’aveva detto, c’è una via d’uscita: conosci il tuo nemico. Conosci te stesso ed il polipone diventerà il tuo animale domestico.
Di Freud, del polipo e della felicità, parlerò a Levico. Aperte le porte ai curiosi!